Il progetto ha l’obiettivo finale di realizzare un sistema di rivelazione completo per raggi X “hard” e i raggi 𝛾 “soft” nell’intervallo energetico 10‐1000 keV basato su detector spettrometrici a base di CZT con una risoluzione spaziale inferiore al millimetro nelle tre dimensioni ed una catena elettronica digitale di acquisizione. Ciò rappresenta un importante avanzamento rispetto all'attuale strumentazione spaziale e sarà essenziale nei prossimi decenni per risolvere interessanti quesiti tuttora aperti relativamente all'osservazione di sorgenti di radiazione cosmica (pulsar, buchi neri, sistemi binari).
- elevata efficienza di rilevamento (>80% a 500 keV)
- elevata spettroscopia (risoluzione 1% FWHM a 511 keV)
- elevata risoluzione spaziale (<0.5 μm)
- precisa risoluzione temporale (<1 μs)
- capacità di effettuare polarimetria
Questa configurazione di elettrodi consente di ottenere una fine segmentazione del sensore (∼3000 voxels) utilizzando pochi canali (25). Infatti, la posizione di interazione del raggio cosmico con il cristallo può essere determinata leggendo il segnale indotto su tutti gli elettrodi .
L’analisi del segnale permette, infatti, di estrarre la profondità di interazione ottenendo, quindi, un effettivo sensore 3D. La possibilità di leggere il segnale dagli elettrodi di raccolta, di deriva e dai catodi, unita al processamento digitale, garantisce una grande flessibilità in diverse condizioni operative e di migliorare ulteriormente le prestazioni spettroscopiche del dispositivo.
Questo prototipo può rappresentare l’elemento fondamentale per la realizzazione di rivelatori ad alte prestazioni nella spettroscopia, realizzazione di immagini, misurazione del tempo e della polarimetria come piano focale su telescopi spaziali che utilizzano sistemi ottici per le alte energie (lenti di Laue) e come strumentazione da utilizzare in futuro su cluster di micro-satelliti